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TEMPIO CREMATORIO

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TEMPIO CREMATORIO

2019, Roma, Italia
Nuovo Intervento

DESIGN

Z14 Ridolfi Architects, Arch. Alessandro Ridolfi

DESIGN TEAM

Arch. Chantal Schiavoncini
Arch. Michela Romano
Designer Francesca Landucci



Il progetto riflette sulla dicotomia tra la vita e la morte. La forma triangolare, legata ai concetti di armonia e proporzione come simboli del rapporto tra divino e umano, è guidata anche dall'indagine sul rapporto tra l'edificio e i confini dell’area.

Situato nel paesaggio rurale di Campagnano di Roma, sul fianco di una collina, nei pressi del cimitero monumentale e dell’antico Convento dei Cappuccini, l'edificio cerca con ogni lato della sua forma geometrica di stabilire un dialogo con il contesto, alternando parti chiuse e aperte in modo da creare collegamenti fisici e visivi con il paesaggio circostante. Le condizioni ambientali sono favorevoli: il terreno ha un’esposizione ottimale e si affaccia sul panorama della campagna laziale.

La volontà progettuale orienta la ricerca sulla definizione degli spazi su scala umana, “a misura d’uomo”, in cui la consapevolezza della funzione che l’edificio ospita si afferma attraverso un disegno in grado di instaurare un rapporto empatico tra architettura e visitatori.

L’ingresso al crematorio è posizionato sul lato nord, attraverso cui si accede alla hall. Due differenti percorsi collegano la hall con l’area dedicata agli uffici amministrativi e quella dedicata alla sala della consegna delle urne e del commiato; alla hall è inoltre connessa una sala di attesa per il pubblico esterno.

Il lato est, che si innesta al di sotto del terreno esistente, ospita la parte tecnica del crematorio, dove è collocato l’impianto relativo al forno industriale e tutti i servizi ad esso legati.

Attraverso un passaggio vetrato che apre la vista verso la campagna circostante, si arriva nella parte centrale dell'edificio, dove si trovano la sala della consegna delle urne e quella del commiato. Ad accompagnare il cammino verso la celebrazione, lo scorrere lento dell’acqua all’esterno, in una vasca perimetrale che si sviluppa per tutto il lato sud dell’edificio.

La prima sala è di forma triangolare, inondata di luce zenitale, proveniente dal lucernario. La luce accompagna, con l’atmosfera intima e di raccoglimento che genera, le persone durante il loro ultimo addio ai propri cari. La seconda sala del commiato, di dimensioni maggiori rispetto alla prima, è caratterizzata da una parete trasparente sul lato sud che apre la vista verso il paesaggio. La presenza dell’acqua all’esterno genera interessanti riflessioni di luce.

La facciata esterna è caratterizzata dalla presenza di grandi vetrate orientate a sud, e da setti in cemento colorato con sfumature che ricordano il colore della pietra tufacea peculiare della zona, così che la pelle dell’architettura si mimetizzi con il panorama su cui si affaccia.

La proposta corrisponde alla materializzazione di un processo concettuale in cui il paesaggio ha la priorità e incontra l’architettura in un rapporto di reciprocità.

A partire dalle condizioni specifiche dell’area di intervento, il progetto riflette sul concetto di stratificazione, naturale e temporale, organizzando gli spazi verdi su livelli differenti. Alla quota di ingresso un parterre verde accompagna gli utenti all’ingresso dell’edificio; il parterre si trasforma gradualmente in un piccolo parco caratterizzato dalla presenza di essenze aromatiche, piccoli arbusti e filari alberati che, schermando la vista dell’edificio alle aree circostanti, generano un ambito raccolto e protetto. Le sementi scelte per la piantumazione delle aree esterne hanno lo scopo di ripristinare il rivestimento spontaneo, caratteristico del sito.

All’interno del parco un percorso pedonale si svolge tra i filari per arrivare ad una piccola vasca d’acqua che indica il punto dove è possibile disperdere le ceneri.

Salendo alla quota della copertura, il tetto-giardino riprende il legame con il suolo e, attraverso lo spazio cavo dell’edificio, rievoca l’idea dell’architettura scavata nel terreno. Nell’idea progettuale la salita al piano copertura, caratterizzato da un percorso accompagnato dall’incontro con una natura viva e rigogliosa che dalle radici alle fronde guida le anime dei defunti nel loro percorso di ascesa al cielo, rappresenta un’esperienza percettiva dello spazio che si dilata in una dimensione quasi onirica. Nel giardino il lucernaio ed il camino si traducono in forme aperte che si inseriscono in modo plastico nello spazio.

Questa varietà nei livelli esterni permette al progetto di esprimere una continuità spaziale e temporale, leggendo e interpretando i frammenti del luogo come un racconto unico.

Il lotto presenta una forma regolare e omogena, non presenta alcun punto di inedificabilità, si trova lungo una strada carrabile da cui avrà accesso esclusivo ed è in continuo dialogo sia con il contesto circostante che con il complesso cimiteriale.

L’edificio sarà posizionato ad una distanza di almeno 4 mt dal muro di cinta in tufo del complesso cimiteriale esistente. Tale distacco ne permetterà la valorizzazione, sia attraverso una serie di operazioni di restauro e riqualificazione, sia attraverso l’utilizzo di un rivestimento in grado di produrre un effetto simile sull’unico fronte costruito aperto e visibile.

Le alberature previste permetteranno all’edificio di essere totalmente schermato dai venti invernali ed estivi, creando al contempo dei coni di visuale aperti verso il paese e la valle circostante.

La localizzazione del nuovo tempio crematorio adiacente il cimitero esistente permetterà una maggiore accessibilità sia dalla strada principale di collegamento con il centro del paese e sia dall’interno del cimitero stesso, senza l’obbligo di utilizzo del mezzo privato. Gli accessi saranno dimensionati in modo tale da accogliere il flusso in entrata e in uscita sia del pubblico che degli addetti ai lavori del crematorio, prevedendo al contempo un sistema gerarchico di utilizzazione degli stessi.

La forma dell’impianto planimetrico del nuovo edificio deriva dal tracciato dei confini dell’area e dagli assi principali esistenti, quali il muro di cinta del complesso cimiteriale a nord-est, la scala monumentale di accesso al complesso stesso (ad oggi interrata) a nord-ovest e l’apertura visiva e prospettica verso il paesaggio circostante a sud.

IL PROGETTO

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